PO di Andrea Segre: il 25 luglio proiezione del film documentario per il Coopsday
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PO di Andrea Segre: il 25 luglio proiezione del film documentario per il Coopsday, con raccolta fondi per le cooperative agricole romagnole alluvionate
Nell’ambito dell’Arena Coop Alleanza 3.0, il cinema estivo organizzato da Arci al Parco Pareschi di Ferrara in collaborazione con il mondo cooperativo, Legacoop Estense promuove una serata speciale in occasione del Coopsday, la Giornata Internazionale delle Cooperative.
In relazione ai recenti fatti drammatici che hanno colpito la nostra Regione, quest’anno Legacoop Estense ha scelto di promuovere una serata con ingresso ad offerta libera, il cui ricavato andrà interamente devoluto in favore dei territori romagnoli colpiti dall’alluvione. In particolare, verrà sostenuto il progetto “Un abbraccio ai braccianti” promosso da Legacoop Romagna, ènostra e Banca Etica per dare un aiuto alle cooperative agricole pesantemente colpite dai danni delle esondazioni.
L’appuntamento è per martedì 25 luglio, dopo la prima data annunciata e annullata per pioggia lo scorso 30 giugno, presso il Parco Pareschi, in Corso Giovecca 148 a Ferrara. La serata inizierà alle ore 19:30 con un aperitivo organizzato grazie al contributo di Coop Alleanza 3.0; alle ore 21:00 saluto di apertura e proiezione di PO, film documentario di Andrea Segre, scritto insieme a Gian Antonio Stella, dedicato all’alluvione del 1951 nel Polesine.
La proiezione del film sarà anticipata da un’introduzione da parte della direttrice di Legacoop Estense Chiara Bertelli, da Patrizia Luciani per Coop Alleanza 3.0, del responsabile del settore agroalimentare di Legacoop Romagna Stefano Patrizi, di Giampietro Sabbatani, direttore di CAB (Cooperativa Agricola Braccianti) Massari di Conselice e da un saluto di Mattia Antico, vice presidente Arci Ferrara.
PO è un film di Andrea Segre, scritto insieme a Gian Antonio Stella: 14 Novembre 1951, l’argine sinistro del Po a poche centinaia di metri dal ponte della ferrovia Padova-Bologna si spacca. La marea invade in pochi minuti le terre del Polesine, una delle regioni all’epoca più povere, più misere di tutta Italia. Migliaia di uomini, donne e bambini scappano mentre l’acqua rimane stagnante per mesi tra le case e le campagne. Oggi, settant’anni dopo, alcuni anziani, allora bambini, intervistati oggi ricordano quei fatti, rievocando ricordi, choc, lutti ma anche episodi di un'esistenza oltre l'essenziale, in simbiosi con il fiume. Se la reazione di solidarietà molto concreta a quella tragedia nazionale fu immediata, sia dal resto del Paese che dal mondo, a settant'anni di distanza se ne sollecita la memoria in forma orale, perché non resti imprigionata negli archivi, come materia inerte.
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Pubblicato il: 25-07-2023